Racconto tratto da una raccolta di Ilo Galoni.
Il Ritorno
Con un lieve cigolio la porta girò
su se stessa, inquadrando l’esile figura di Marilena. Per un attimo la sua
ombra danzò nella stanza; poi mosse alcuni passi – Che cosa ti hanno detto,
Lio? – chiese con ansia facendoglisi dappresso.
L’uomo non rispose, si limitò solo
a scrollare le spalle continuando a fissare quel pigro accavallarsi di nubi nel
cielo azzurrino.
-Che cosa ti hanno detto?- ripeté
di nuovo Marilena.
Le fece eco solo il frusciare del
vento, che correva lungo i declivi del Colle di Cruci, e lo stormire sommesso
delle cime dei pioppi del boschetto sottostante.
Poi il vento improvvisamente
aumentò d’intensità, rompendo quel glaciale silenzio che era disceso nella
stanza. Forti folate presero dapprima a spazzare con violenza il Colle, sollevando
nuvole di polvere là dove la terra era più asciutta e riarsa dal sole; poi,
sibilando tra gli alberi,che scendono lungo i pendii degradanti verso la Valle
del Rio, si persero ululando verso il Colle del Tesoro.
Il Colle di Cruci è un piccolo lembo
di terra che si estende all’estremità della Piana di Colle Palme. Una terra
brulla e riarsa dal sole,che si affaccia e discende tormentata verso la Valle
del Rio.
D’estate il Colle riposa calmo ed
addormentato sotto il sole, che picchia implacabile sulla vasta Piana di Cole
Palme. In autunno ed inverno specialmente le forti correnti d’aria, che
soffiano dal grande canalone del fosso Scalandrone, s’abbottano su quel lembo
di terra flagellandola con violenza.
-Temo che avremo la pioggia tra
poco, Marilena - disse all’improvviso Lio staccandosi dalla finestra e
lasciandosi andare pesantemente su di una poltrona.
- Credo proprio di si – rispose la
donna assentendo con il capo.
-Il vento, del resto, ne è stato
sempre il preludio su questo Colle- proseguì l’uomo seguitando a guardare
fuori.
Di nuovo il silenzio piombò nella
stanza, un silenzio breve. Infatti –E’ tornata, Lio?- chiese con voce
supplichevole Marilena.
L’uomo la guardò per un po’ negli
occhi, poi, collevatosi dalla poltrona, prese a passeggiare nella stanza.
Marilena in silenzio seguiva quello stano andirivieni accompagnandolo con
occhiate furtive. Sul suo volto era visibile,benché fosse ben repressa, una
nota d’angoscia; lo sguardo tradiva l’ansia; l’una e l’altra conferivano alla
persona un’aria di profonda mestizia.
-Si, è tornata- rispose,alfine,
l’uomo fermandosi nel centro della stanza.
-Ne ero sicura- disse la donna
giungendo alle mani.
Lio la guardò per un attimo, poi
gli volse le spalle e lentamente s’avviò di nuovo verso la finestra. Qui giunto:
- Non nella maniera che tu speravi, Marilena – disse con fil di voce.
-Che significa ciò, Lio?- balbettò
la donna sbiancando in volto.
L’uomo si volse un attimo, chinò il
capo, ed in silenzio tornò a guardare oltre la finestra.
-Dov’è, Lio?- incalzò la donna
andandogli vicino.
-All’obitorio, Marilena-
-Perché all’obitorio…- biascicò la
donna degludendo a più riprese.
-La droga uccide- rispose Lio
comprimendosi il volto.
La donna lo guardò per un attimo
ammutolita, poi lentamente e con passo incerto raggiunse una poltrona e si
lasciò cadere su di essa.
Il suo volto era contratto e
pallido, lo sguardo assente. Essa sedeva lì, lontana e discosta, tutta chiusa
nel suo immenso dolore, ma sorretta dalla sua dignità di donna e di madre.
Alfine si scosse ed a passi lenti raggiunse la finestra e come parlando a se
stessa – Lio,- disse – ricordi quel giorno, che andai al funerale di quella mia
amica a Rocca di Cave?-
-Si, Marilena-
-Ebbene, quando eravamo in quel
piccolo cimitero, che si erge su quella balza di monte, improvvisamente una
folata di vento sibilò scuotendo violentemente i cipressi. Spaventata guardai
in alto e lì, in quel cielo terso ed azzurro, scorsi una nuvola nera, che si
posò su quel piccolo cimitero. Ebbi la sensazione che qualcosa si stesse per
abbattere su di noi…-
Improvvisamente s’udì all’intorno
un lieve fruscio; che si smorzò quasi su bito, lasciando posto al forte
scrosciare della pioggia che coprì le ultime parole della donna.
-
Sta piovendo, Marilena – disse Lio afferandola
dolcemente alle spalle.
-
Si, Lio, ma la pioggia non cancellerà certamente questa
traccia –
-
Non lo farà di certo , Marilena – rispose Lio e la
strinse fortemente a sé.
Racconto di Ilo Galoni.
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