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sabato 8 marzo 2014

Damiano Ciolli, un giovane vignaiolo da tenere molto d’occhio per come interpreta il Cesanese con equilibrio ed eleganza.

7 marzo 2014

 Il vitigno Cesanese ha origini antiche e da sempre è presente sui suoli collinari intorno a Roma e in modo particolare laddove la provincia di Roma s’incontra con quella di Frosinone. Esistono due biotipi, quello Comune e quello di Affile. Il Cesanese del Piglio è DOCG mentre quelle di Affile e Olevano Romano sono DOC.
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Conosco da qualche anno Damiano Ciolli, un giovane Artigiano di Olevano Romano, e recentemente ho avuto modo di incontrarlo nuovamente al Westin Excelsior di Roma. Qui, all’interno dell’evento Vignaioli Naturali, ho degustato i suoi vini. Insieme con quelli delle ultime annate, Damiano, proponeva delle rare bottiglie di Cirsium 2004 e Silene 2007.
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Bevendo il Silene ho immediatamente capito perché Damiano crede molto nel suo vino “base”. Quest’annata ha prodotto un vino vero campione di eleganza ed equilibrio. Questo è stato uno dei migliori vini degustati durante l’evento e di sicuro è un bel riferimento di cosa si possa ottenere con le uve Cesanese.
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Ancora sconvolto dalla bella esperienza, ho voluto subito provare il Cirsium 2004 che si è subito rivelato con un’incredibile freschezza, nonostante l’età.
Credo che questo vino sia destinato a diventare ancora più buono con il passare degli anni. Appena mi è stato possibile sono andato a far visita alla sua cantina, posta su un terreno collinare e con un affaccio panoramico che ti rapisce appena sceso dall’auto.
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La pulizia dei vini l’ho subito ritrovata varcando la soglia. Una serie di contenitori di acciaio, alcune vasche di cemento, con una di esse appena arrivata, le barrique e la botte media si offrivano alla vista ordinate e all’interno di un ambiante pulitissimo e con i valori di umidità costantemente controllati.
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La cosa che fa più piacere, e accende la speranza, è che in futuro altri giovani del luogo potranno imitare quanto di positivo Damiano sta facendo per la valorizzazione del vino Cesanese. Certo è un lavoro dove lo spirito di sacrificio gioca ancora un certo ruolo, comunque nulla a che vedere con il passato, ma che certamente può essere veicolo di tante soddisfazioni, soprattutto quando si riesce, così come ha fatto Damiano, a generare un vino tanto elegante dove altri lottano ancora con la rusticità dello stesso.
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Siamo a Olevano Romano e le vigne, di Cesanese di Affile, sono sistemate a circa 450 metri sulle pendici del Monte Celeste. Molto interessante l’appezzamento, coltivato ad alberello e in seguito modificato a parete, che da origine al Cirsium con viti di 60 anni di età. Per il Silene l’anzianità delle vigne va dai 10 ai 30 anni.
Prima di andare via sono riuscito ad acquistare alcune bottiglie di Cirsium 2004 e l’ultima di Silene 2007. Del secondo vino scriverò appena avrò modo di degustarlo con calma, ma devo ammettere che ho resistito solo pochi giorni prima di bere il Cirsium.
Olevano Romano Cirsium 2004. Figlio di un’annata fresca si presenta con colore granato, profuma di frutta e fiori rossi, con note speziate, su un corpo potente, minerale, ferroso, è altresì sostenuto da fresca acidità e tannini elegantemente sferici. La chiusura è lunga. Vino interessante, intrigante e con la possibilità di migliorare ulteriormente in futuro. Lasciatelo riposare in bottiglia ancora qualche anno. Elegante, sferico, complesso. Vera emozione. Questo vino è stato incredibilmente buono in abbinamento al pesto ligure e alle salsicce di Bottega Liberati.
In precedenza avevo degustato anche le annate 2005, 2008 e 2009.
Olevano Romano Cirsium 2005. Elegante, equilibrato ma forte nell’esprimersi, sebbene il vino presenti dei profumi ancora timidi. Lasciatelo ossigenare bene prima del consumo e berrete un grande vino.
Olevano Romano Cirsium 2008. Di un brillante color granato, profuma di frutta su un corpo potente, sostenuto da buona acidità. La chiusura è pulita. Vino già molto interessante e intrigante con possibilità ancora di migliorare, magari lasciandolo riposare ancora un poco.
Olevano Romano Cirsium 2009 è ancora giovane e si presenta più fresco e dolce rispetto al fratello maggiore del 2005.
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Bravo Damiano Ciolli ad aver addomesticato il Cesanese, giocando con la freschezza del frutto, equilibrandola con il giusto alcool e un uso, per il Cirsium, misurato, elegante e preciso del legno.
Un valido esempio cui riferirsi per sfruttare al massimo un tesoro di vitigno che molto potrà dare al Lazio e all’intero Paese.
Damiano Ciolli
Olevano Romano (Rm) – Italy – Via del Corso snc
Telefono:+39 06 9564547
FAX: +39 06 9564547
E-mail: info@damianociolli.it

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