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lunedì 25 novembre 2013

Anita Bed and Breakfast: TIVOLITivoli situato ai margini orientali della p...

Anita Bed and Breakfast: TIVOLI
Tivoli situato ai margini orientali della p...
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Anita Bed and Breakfast: Anita Bed and Breakfast: Cave e lo stile Liberty!!...

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mercoledì 20 novembre 2013

Genzano di Roma

 

 
Genzano è una deliziosa città disposta a raggiera lungo i fianchi del colle, sul pendio esterno del cratere del Lago di Nemi, dominante la pianura verso il mare. Sono circa 25 mila gli abitanti che si godono durante tutto l’anno il clima favorevole e le bellezze naturali del posto, citate diverse volte dagli artisti.

 Le origini risalgono al XII secolo quando il primo nucleo del paese sorse intorno alla Chiesa di Santa Maria della Cima. In quello stesso periodo i Gandofli eressero una Torre e Papa Lucio III, nel 1183, la diede in possesso ai monaci cistercensi di Sant’Anastasio che vi edificarono un grande castello fortificato, attorno al quale crebbe poi lentamente il paese. Nel 1427 il pontefice Martino V permise ai monaci cistercensi di vendere ai principi Colonna quello che era ormai diventato il Castello di Genzano. Il paese si sviluppò così sotto il dominio dei Cesarini prima e degli Sforza poi. A queste due famiglie si deve il particolare assetto urbanistico di Genzano, caratterizzato dalle Olmate, lunghi viali fiancheggiati da alberi secolari, che danno il benvenuto al turista che giunge da Roma. La maggiore attrazione è la Chiesa di Santa Maria della Cima, che domina l’intero paese; la chiesa attuale è disposta in maniera diversa rispetto all’originale, perché volgeva la faccia verso il centro storico, con una facciata tripartita e il corpo centrale leggermente avanzato.

 Ogni anno in onore della Santa, è organizzata l’Infiorata: la strada che porta dal centro della città a questa chiesa viene completamente ricoperta di fiori (si parla di circa 2.000 metri quadrati), creando un’atmosfera davvero unica alla quale partecipano gli abitanti del paese e i turisti in visita. Altri eventi di grosso richiamo turistico sono le sagre organizzate ogni anno a Genzano; in particolare la festa del Vino Novello e quella del Pane Casereccio: due occasioni in cui le antiche tradizioni e l’enogastronomia locale sono le indiscusse padrone di casa.
Eventi a Cave:
Sagra della castagna e dei prodotti tipici locali.
 
La sagra della castagna è l'evento più significativo da un punto di vista turistico e sociale. Abitualmente si svolge nell'ultimo fine settimana di Ottobre presso il centro storico del paese, tra i vicoli e le cantine aperte.
Protagonista assoluto è il "marrone", frutto di bosco prelibato e gradito anche dai palati più fini, per la cui raccolta e commercio in passato Cave era molto famosa. Vengono allestiti numerosi stand enogastronomici per l'occasione, spettacoli in piazza, degustazioni di dolci a base di castagne e di prodotti locali come la pizza di polenta, gli gnocchi a sassetto, all'insegna della rivalutazione di antiche tradizioni.
 
 

lunedì 18 novembre 2013

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TIVOLI

Tivoli situato ai margini orientali della pianura laziale, in un punto obbligato di passaggio tra l’alta e la bassa Valle dell’Aniene, l’antica Tibur deve alla posizione geografica la sua origine. La città infatti, secondo la leggenda vuole fu fondata dagli eroi argivi Catillo, Tiburno e Cora. Tivoli fu fin da tempi antichissimi, tappa del percorso di transumanza dalla piana costiera ai pascoli penninici e nodo strategico e commercial lungo la linea naturale di transito tra il Lazio e l’Abruzzo.
Entrata molto presto incontatto con Roma, Tibur, dopo alterne vicende di scontri e alleanze, fu definitivamente sottomessa nel 338 a.c. al termine della guerra latina, che porto’ al totale assogettamento del Lazio a Roma nel 338 a.c.
La città grazie alla bellezza dei luoghi e alla relative vicinanza con Roma, divenne uno dei più ricercati luoghi di villeggiatura dell’aristocrazia Romana.
Celebri ed illustri personaggi della vita politica e culturale della capitale, quali Giulio Cesare, Augusto,Tito e Adriano

Villa D’Este (TIVOLI)
 

Villa d’Este, capolavoro del giardino italiano e inserita nella lista UNESCO del patrimonio mondiale, con l’impressionante concentrazione di fontane, ninfei, grotte, giochi d’acqua e musiche idrauliche costituisce un modello più volte emulato nei giardini europei del manierismo e del barocco.

Il giardino va per di più considerato nello straordinario contesto paesaggistico, artistico e storico di Tivoli, che presenta sia i resti prestigiosi di ville antiche come Villa Adriana sia un territorio ricco di forre , caverne e cascate, simbolo di una guerra millenaria tra pietra e acque. Le imponenti costruzioni e le terrazze sopra terrazze fanno pensare ai Giardini pensili di Babilonia, una delle meraviglie del mondo antico, mentre l’adduzione delle acque, con un acquedotto e un traforo sotto la città, rievoca la sapienza ingegneresca dei romani.

Il cardinale Ippolito II D’Este dopo le delusioni per la mancata elezione pontificia, fece rivivere qui i fasti delle corti di Ferrara, Roma e Fointanebleau e rinascere la magnificenza di Villa Adriana. Governatore di Tivoli dal 1550, carezzò subito l’idea di realizzare un giardino nel pendio dirupato della “Valle gaudente”, ma soltanto dopo il 1560 si chiarì il programma architettonico e iconologico della Villa, ideato dal pittore-archeologo-architetto Pirro Ligorio realizzato dall’architetto di corte Alberto Galvani.

Le sale del Palazzo vennero decorate sotto la direzione di protagonisti del tardo manierismo romano comeLivio Agresti, Federico Zuccari, Durante Alberti, Girolamo Muziano, Cesare Nebbia eAntonio Tempesta. La sistemazione era quasi completata alla morte del cardinale (1572).

Dal 1605 il cardinale Alessandro D’Este diede avvio ad un nuovo programma di interventi per il restauro e la riparazione dei danni alla vegetazione e agli impianti idraulici, ma anche per creare una serie di innovazioni all'assetto del giardino e alla decorazione delle fontane.

Altri lavori furono eseguiti negli anni 1660 - 70, quando fu coinvolto lo stesso Gianlorenzo Bernini.

Nel XVIII secolo la mancata manutenzione provocò la decadenza del complesso, che si aggravò con il passaggio di proprietà alla Casa d'Asburgo. Il giardino fu pian piano abbandonato, i giochi idraulici, non più utilizzati, andarono in rovina e la collezione di statue antiche, risalente all'epoca del Cardinal Ippolito, fu smembrata e trasferita altrove.

Questo stato di degrado proseguì ininterrotto fino alla metà del XIX secolo, quando il cardinale Gustav von Hohelohe, ottenuta in enfiteusi la villa dai duchi di Modena nel 1851, avviò una serie di lavori per sottrarre il complesso alla rovina. La villa ricominciò così ad essere punto di riferimento culturale, e il cardinale ospitò spesso, tra il 1867 e il 1882, il musicista Franz Liszt (1811 - 1886), che proprio qui compose Giochi d'acqua a Villa d'Este, per pianoforte, e tenne, nel 1879, uno dei suoi ultimi concerti.

Allo scoppio della prima guerra mondiale la villa entrò a far parte delle proprietà dello Stato Italiano, fu aperta al pubblico e interamente restaurata negli anni 1920-30. Un altro radicale restauro fu eseguito, subito dopo la seconda guerra mondiale, per riparare i danni provocati dal bombardamento del 1944.  A causa delle condizioni ambientali particolarmente sfavorevoli, i restauri si sono da allora susseguiti quasi ininterrottamente nell’ultimo ventennio (fra questi va segnalato almeno il recente ripristino delle Fontane dell’Organo e del “Canto degli Uccelli”).
VILLA D'ESTE (TIVOLI-ROME)
 
Villa D'Este, Masterpiece of the Italian garden, is included in the UNESCO world Heritage list.
 
With its impressive concentration of fountains, nymphs, grottoes, play of water and music.
 
It constituates a much-copied model for European Gardens in the mannerist and baroque styles.
 
 

Villa D' Este - Tivoli


 
Ariccia
 
 
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ARICCIA
 
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Di origini antichissime, Ariccia è da sempre meta di villeggiatura prediletta sia per le bellezze storico-archeologiche e monumentali sia per la vicinanza ai due laghi vulcanici della zona (Albano e Nemi). Il paese, di circa 18 mila abitanti, è il decimo per estensione dei Castelli Romania; è situato sulle pendici dei Colli Albani, a circa 25 chilometri dalla capitale.
Ariccia conquistò l’indipendenza nella famosa Battaglia contro gli Etruschi alla fine del VI secolo. Altri scontri caratterizzarono questo comune e molti sono stati i personaggi artistici che sono passati alla Locanda Martorelli, oggi adibita per esposizioni di arte moderna, tappa del Grand Tour d’Italie e nota soprattutto per il ciclo di dipinti murali del ‘700 di Kuntze che illustrano le origini e il passato mitologico del paese. Spicca il Palazzo Chigi, esempio unico di dimora barocca, rimasto inalterata nel suo contesto ambientale e nel suo arredamento originario progettato dal Bernini e completato dal pittoresco Parco. Oggi è la maggior attrazione, con i suoi 28 ettari di terreno occupati da piante e sequoie americane, uccelliere, chiese, fontane di età romana ed è sede del Museo del Barocco Romano dove sono raccolte 300 opere, confluite sotto donazioni, che lo portano ad essere il museo barocco più importante al mondo.
Tutto ciò spinge i turisti a visitare questa cittadina, arricchita da una forte cultura gastronomica; nelle tipiche fraschette, si possono gustare la famosissima Porchetta,“da mangiare fredda e  innaffiata con il vino dei castelli”, come la propongono gli Ariccini, e i Tozzetti, ottimi come dessert. L’ideale è partecipare alla Sagra della Porchetta, quando innumerevoli banchetti offrono le prelibatezze tipiche, accompagnate dalla simpatia dei locali.
 
 
 

venerdì 15 novembre 2013

Anita Bed and Breakfast: Cave e lo stile Liberty!!Entrando nel cuore d...

Anita Bed and Breakfast: Cave e lo stile Liberty!!




Entrando nel cuore d...
: Cave e lo stile Liberty!! Entrando nel cuore della cittadina cavense, provenendo da Roma e dirigendosi verso Fiuggi, si incontrano v...

Anita Bed and Breakfast: Anita Bed and Breakfast    Welcome toour small, f...

Anita Bed and Breakfast: Anita Bed and Breakfast   
Welcome toour small, f...
: Anita Bed and Breakfast        Welcome to our small, friendly bed and breakfast located in a quiet middle age borgo town called...

Cave, Tutto pronto per l’evento di apertura della stagione dell’ “Associazione Culturale Caffè Corretto” ‘Curarsi con i libri’         


Sabato 16 novembre alle ore 17,30  presso il teatro Comunale di Cave, si terrà l’evento di apertura della stagione dell’ Associazione Culturale Caffè CorrettoCurarsi con i libri“, il primo di una lunga serie di percorsi letterari che si svolgeranno per tutto l’anno all’insegna dello slogan “Prendiamoci cura“.


Il  tema di quest’anno è quello del benessere della persona attraverso la cura di sè. Quale modo migliore per farlo se non con la cultura, con la lettura e con i libri?
La presentazione del testo ” Curarsi con i libri” di Ella Berthoud e Susan Elderkin ( Sellerio Editore) è un vero confronto tra medicina e letteratura. Aprirà l’incontro Fabio Stassi curatore del libro. Fabio Stassi, già noto in quel di Cave e nel territorio limitrofo per aver vinto il premio – Sezione opere di nattariva edite- della Terza Edizione del Premio Letterario Caffè Corretto — Città di Cave “Il Libro dell’Anno 2013″ con il suo L’ultimo ballo di Charlot e finalista al Premio Campiello 2013.

Attraverso l’analisi del glossario di cui è costituito il  libro, si prenderanno in esame alcune patologie cliniche. Interverrà anche il  dott. Bastianelli che illustrerà le caratteristiche ed i rimedi attraverso la medicina classica e l’uso di farmaci chimici. La dott.sa Vincenzi, inoltre,  ne delineerà la cura attraverso l’uso di prodotti omeopatici e fitoterapici.  Gli  interventi dei due specialisti saranno preceduti da letture di alcune pagine del libro da parte dei lettori di Caffè Corretto. La dott.sssa Cianfriglia, psicoterapeuta ed esperta di didattica della lettura e bibliotherapy, illustrerà l’aspetto terapeutico del libro e della lettura confermando la teoria delle due autrici di Curarsi con i libri.
Concluderà il dibattito la  nutrizionista, dott. ssa Ferrari sul benessere legato ad una sana e corretta alimentazione. Ci saranno anche degli  interventi musicali saranno curati ed eseguiti da Matteo M. Paolucci.

L’obiettivo dell’associazione culturale Caffè Corretto  resta sempre quello di divulgare, diffondere, spiegare ed accompagnare gli amanti della cultura in percorsi organizzati ideati ed organizzati magistralmente e con qualità. Prendersi cura di se stessi attraverso la lettura o i libri vuol dire iniziare un viaggio ed avere a portata di mano un antidoto alla tristezza.

Francesca De Carolis

 

Frascati 

 
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Frascati è conosciuta come la città delle Ville, situata in un luogo ridente sul versante nord-ovest dei Colli Albani. I circa 20 mila abitanti ricevono di continuo la visita di turisti, attirati dalle spettacolari ville e dal rinomato vino bianco. Colpita più volte dai bombardamenti aerei durante la Seconda Guerra Mondiale, al termine del conflitto Frascati è stata ricostruita, tanto da essere la più elegante e la più frequentata città dei Castelli  Romani.
La storia di Frascati affonda le sue origini nell’Antica Roma; passò dalla monarchia alla dittatura ed entrò nella cerchia romana dal VI secolo a.C. e prese parte alla Rivolta dei Latini. Nel 340 fu sottomessa e inscritta alla tribù Papiria. Silla vi condusse una colonia e restaurò le mura. Fu culla di nobili famiglie e diede i natali a personaggi storici importanti come Catone il Censore. Sulle colline circostanti, già allora sorgevano ridenti ville, di proprietà di nobili romani e ricordate dagli antichi scrittori. La Villa Aldobrandini è la più famosa, soprattutto in virtù del Parco, ricco di terrazze, grotte, statue e giochi d’acqua che si sviluppano tra giardini rigogliosi. Di fronte al Parco si svolge la scenografia del Teatro delle acque e la fontana dell’Atlante. Importanti da un punto di vista storico sono anche le Rovine di Tusculum (610 metri d’altezza slm), un’antica città latina che venne fondata dal figlio di Circe e Ulisse.
“Vale più un bicchiere di Frascati che tutta l'acqua del Tevere”; la tradizione del vino bianco attira a Frascati tantissimi visitatori che, oltre ad apprezzare le bellezze architettoniche e storiche della cittadina, non si fanno scappare le ottime degustazioni organizzate dalle più importanti aziende vinicole. Il tutto accompagnato dal meglio della gastronomia locale: ottimo olio e pane fragrante, le coppiette di cavallo e la corallina romana, la porchetta, la mortadella spianata, il salame cotto, il pan giallo, il panpepato, le pupazze frascatane, i biscotti della sposa, da assaporare durante una delle diverse sagre che vengono organizzate nel centro storico di Frascati.
 
Frascati e la Villa Aldobrandini ... qualche anno fa (in un dipinto di Caspar Van Wittel del XVII secolo)

giovedì 14 novembre 2013

Castel Gandolfo

 
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Castel Gandolfo è “la città papale”, la residenza estiva del Papa, ricca di cultura, storia, ristorantini tipici affacciati sul laghetto e scorci pittoreschi che la hanno portata a essere uno dei “Borghi più belli d’Italia”. Il comune di Castel Gandolfo è incluso nel perimetro del Parco Regionale dei Castelli Romani, dove le principali aree boschive sono quelle affacciate sul Lago Albano chiamate “pentime”. Sono poco più di 9 mila i Castellani che vivono dove un tempo sorgeva Alba Longa, fondata dal figlio di Enea, Ascanio.
Nel 398 a.C. i Romani, per regolare le acque del Lago Albano, scavarono un tunnel lungo un chilometro e mezzo, riconosciuto come una grandissima opera d’ingegneria idraulica ed ancora visibile come pure le tracce delle antiche residenze del Ninfeo Dorico, i Bagni di Diana, il Porticciolo ed il Faro. Il nome deriva dalla famiglia che rinnovò il castello del precedente villaggio di Cuccuruttus per poi passare sotto altre proprietà fino all’arrivo del Papa, che lo trasformò in Palazzo Pontificio. L'attuale aspetto gli fu conferito nel 1660 al tempo di Papa Alessandro VII e gli ultimi lavori risalgono al 1930, dopo i Patti Lateranensi. Al suo interno è notevole la Cappella Privata, che ospita un'immagine della Madonna del Santuario di Czestochowa. Oltre a questa struttura, si trovano molte Ville Pontificie di proprietà dello Stato Del Vaticano come la Villa Barberini, creata con sobrie linee architettoniche che presenta una parte rivolta verso il lago, articolata su tre piani e realizzata nel secolo XVII, e una parte rivolta verso la marina, strutturata su quattro piani.
Oggi tantissimi sono i visitatori che si recano a Castel Gandolfo per vivere una passeggiata storica, visitare le residenze papali e gustarsi la vista sul Lago Albano, il più profondo dei laghi laziali, che offre una grande economia di pesca, chiamata “guancia di canonico” a cui viene anche dedicata una festa. I migliori posti dove poter assaporare i prodotti del lago sono le piccole trattorie che offrono la frittura di Lattarini, tipici pesci di lago saporiti da una spruzzata di vino Doc dei Colli Albani. La ricorrenza più importante, nel primo weekend di settembre, è la festa del santo Patrono, S. Sebastiano in cui tutti gli abitanti si riuniscono nelle strade del centro storico per celebrare e onorare il ricordo del santo e delle loro origini. Il tutto termina con spettacolari giochi pirotecnici sulle sponde del lago.

mercoledì 13 novembre 2013


GROTTAFERRATA
 
 
La vera attrattiva di Grottaferrata, oltre al grazioso centro storico con il viale che conduce all’Abbazia, è naturalmente il complesso abbaziale di S. Nilo stesso.
L'Abbazia è stata fondata nel 1004 da S. Nilo, che con S. Bartolomeo, era in fuga da Rossano Calabro a causa delle incursioni saracene che imperversavano numerose.
La struttura attuale è della fine del '400, quando fu fortificata con mura, fossato e torrioni larghi, bassi e fortemente scarpati, su volere del cardinale Giuliano della Rovere, ad opera di Giuliano da Sangallo (o forse da Baccio Pontelli), verso la fine del XV secolo.
All'interno c'era anche un forno per fondere i metalli: era posto in una delle torri ed aveva un'unica porta d'accesso, difesa con ponte levatoio.
All'interno della cinta muraria vengono a crearsi due spazi rettangolari, il palazzo abbaziale e la chiesa.
I monaci che vi abitano oggi sono ancora basiliani e seguono il rito greco-cattolico.
Il palazzo abbaziale ha un portico notevolissimo, opera del Sangallo, con colonne dai capitelli rinascimentali, lì è allestita una piccola raccolta lapidaria.
All'interno ha sede un museo che raccoglie codici miniati e stampe, dipinti e datati dal XV al XVIII sec., una collezione varia di arte bizantina e una raccolta di reperti preistorici, etruschi, greci, romani e cristiani, ed è ricco di molte sculture greco-romane, rinvenute nelle ville patrizie della zona circostante e di pregevoli affreschi.
Il grande salone conserva invece affreschi di Scene della vita di Mosè, che furono staccati dalla chiesa, forse opere del Cavallini, ma comunque, sicuramente, esmpio di scuola romana del XIII-XIV secolo. Le ultime sale contengono invece un Ritratto del cardinale Bessarione, che fuggì da Costantinopoli alla caduta della città nel 1453 e che, propagò la cultura orientale in Italia.
In un secondo portico troneggia  la chiesa di S. Maria, del 1024, rimaneggiata in gran parte nel 1754 e restaurata in epoca moderna. Presenta una facciata con avancorpo porticato che si apre nel nartece con portale ricco di bassorilievi e con un mosaico dell'XI-XII secolo, sopra la porta.
Sempre nel nartece si trova il fonte battesimale del X-XI sec., cilindrico, sorretto da quattro leoni, con figurazioni piscatorie su un lato e coperchio superiore lavorato. All'interno dell'arco trionfale, bellissimo mosaico bizantino del XIII con storie della Pentecoste. Il soffitto è a lacunari lignei del 1577. Nella chiesa si trovano inoltre anche magnifici mosaici medioevali con chiare influenze bizantine e preziose lavorazioni lignee.
Nella cappella di S. Nilo, barocca, una delle più notevoli opere del Domenichino, le Storie di S. Nilo, 1609-10, ciclo di affreschi a struttura schematizzata in linee parallele e perpendicolare tra loro. Qui, in primo piano, è una pala di altare raffigurante una Madonna con Bambino del Carracci. Il campanile, del XII sec., conserva la struttura originale. 
La prima cappella a destra, chiusa da un'inferriata, sarebbe l'originario oratorio paleocristiano, ricavato da due camere sepolcrali romane, questa sarebbe la famosa "grotta ferrata" che ha dato il nome alla città.
Al di fuori del centro storico, a circa 3 km dalla città, lungo la via Anagnina, si trovano le catacombe Ad Decimum, un suggestivo complesso cimiteriale paleocristiano datato III-V sec. d. C., che conserva intatti buona parte dei loculi
 

martedì 12 novembre 2013

 
      St. Stephen’s Spring
 
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The water pouring out from the St. Stephen’s spring, which is of volcanic origin and one of the most fascinating places in Cave, is well known around the area for its properties.  In fact it is a low mineral content water which has therapeutic properties and , according to the famous municipal doctor Luigi Ariola, it is useful in the treatment of kidney stones or gravel, gout and even some skin diseases. Seemingly, the water from this spring, which once belonged to Clementi family, was of benefit to Michelangelo Buonarroti, too.
 
 
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venerdì 8 novembre 2013

Eros Ramazzotti - Un Angelo Disteso Al Sole (+playlist)

http://www.youtube.com/v/-Oo_73SlOwk?list=RD7NRQgnsKl9Q&version=3&showinfo=1&autohide=1&autoplay=1&attribution_tag=G5KvxtZJOWifi-pbh_fs6w&feature=share
Foto di Roma
 
 
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Buongiorno Roma!!
 

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Scorcio di Roma!



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Aperitivo a Roma!



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Campo di Fiori!



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Il Colosseo!
 

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Il Cupolone!!!
 


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 Piazza con Fontana a Roma


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 Frittata con i Peperoni!!
 


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Pagnotte di Pane!!


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The “amatriciana” sauce has originated in the town of Amatrice, north-east of Rome. However, Romans claim the sauce as their own – maybe rightly so. Unquestionably, the charm of a “trattoria” in the middle of a beautiful Roman square adds an incomparable flavor to a steaming plate of “bucatini all’amatriciana.”

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Pizza e Mortadella!!!